Home » Notizie » Food Processing » Grano a prezzi record. Hydra: la soluzione immediata Industria 4.0 per aumentare la resa
Cresce l'allarme sul prezzo del grano, in particolare del grano duro per la produzione di pasta, aumentato esponenzialmente negli scorsi mesi.
C’è subbuglio nel mondo della trasformazione del grano: il prezzo a tonnellata ha subito un forte rialzo, superando il prezzo che circa 10 anni fa innescò rivolte del pane in numerosi Paesi del mondo, dando inizio a quella che conosciamo come Primavera araba. Di conseguenza, scarseggia la semola per la produzione della pasta, e il prezzo del pane è decuplicato. Ma cosa sta succedendo?
Luglio e agosto 2021: la prima impennata
La prima impennata dei prezzi del grano duro nazionale si è registrata tra luglio e agosto: i prezzi erano vicini ai 500 €/t, ossia +60% rispetto al 2020, raggiungendo quasi i livelli record che si ebbero nei primi mesi del 2008. Il primo a lanciare l’allarme fu Giuseppe Ferro, amministratore delegato di La Molisana: «Stiamo assistendo ad uno scenario che mai si era verificato prima: nel mondo mancano 3 milioni di tonnellate di grano duro. Per la prima volta nella storia si verifica una tale mancanza di materia prima». Ma cosa è successo? È successo che il Canada, maggiore produttore ed esportatore di grano duro al mondo, e gli Stati Uniti sono stati duramente colpiti dalla siccità estiva, perdendo oltre tre milioni di tonnellate di raccolto. Secondo Ferro questa situazione ha generato un sensibile aumento dei prezzi del grano duro, quindi della semola, quindi della pasta. Il problema, secondo l’ad, arriverà sugli scaffali e non potrà che peggiorare (1).
Ottobre 2021: grano in ulteriore aumento
Prosegue la galoppata delle quotazioni del grano duro nazionale, raggiungendo sul mercato di Foggia il picco storico di 540 €/t, ovvero +80% rispetto all’inizio del mese di luglio, +100% rispetto alla quotazione media del 2020 e +135% circa rispetto alle quotazioni medie del quinquennio 2016/2020.
I prezzi del grano di importazione aumentano ancora di più e si superano le 600 €/t. Vincenzo Martinelli, presidente della sezione Molini a frumento duro di Italmopa, conferma che l’andamento dei prezzi al rialzo, nonchè le conseguenti tensioni nazionali e internazionali, è dovuto ai crolli produttivi registrati in Canada e Stati Uniti. (2)
Novembre 2021: l'incidenza dei costi delle materie prime
Alla Borsa di Chicago, per la prima volta dal 2012, le quotazioni hanno superato 8 $/bushel (4). A Parigi le quotazioni del grano tenero da macina, usato per fare il pane, sono schizzate a livelli senza precedenti: 297 €/t. Il grano duro nazionale supera i 550 euro e scarseggia la semola per la pasta. I prezzi sono in aumento da 5 mesi consecutivi. Oltre al clima avverso che ha rovinato i raccolti, si aggiungono i costi produttivi e di trasformazione: il costo dei fertilizzanti, il costo gasolio per i trattori, il costo dell’energia. (3)
Hydra per cereali: la soluzione
Con Hydra abbatti i costi di acquisto aumentando al massimo la resa, decorticando perfettamente il chicco di grano.
Il grano, per essere trasformato in semola, deve essere svestito dalla crusca attraverso il processo di decorticazione. Hydra è un dispositivo progettato per regolare in tempo reale le decorticatrici con l’obiettivo di evitare di buttare la semola nello scarto, massimizzando di fatto la produzione proprio in questo momento in cui il grano ha raggiunto costi elevatissimi. Hydra può essere impiegato anche per la trasformazione del grano tenero, installandolo sui laminatoi, e può essere installato in modo che analizzi le caratteristiche della semola o della farina.
Hydra, inoltre, è un investimento da Industria 4.0, pertanto, è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali riconfermate nel Piano Nazionale Transizione 4.0 promosso dal Mise.
(1) La Stampa
(2) ANSA
(3) Il Sole 24 ore
(4) Il bushel è la misura di capacità per aridi e liquidi usata nel Regno Unito e per soli aridi negli USA e in Canada, corrispondente a circa 35,239 litri.
Crediti per le immagini: PIX1861, matthiasboeckel.